Carrie di Stephen King – Libro e Film a confronto

Oggi parliamo di Carrie, il primo romanzo che Stephen King ha pubblicato; ma non parleremo solo del suo bellissimo libro, ma anche dei due film che ne sono stati tratti: Il primo, nonché primo film horror a ricevere la nomination all’oscar, è quello del 1976 di Brian De Palma (Carrie – Lo Sguardo di Satana), mentre il secondo del 2013 di Kimberly Peirce (Lo Sguardo di Satana – Carrie).

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TRAMA

Carrie White è una ragazzina che a scuola viene bullizzata, perché strana e con una situazione famigliare a dir poco assurda. Orfana di padre, cresciuta da una madre fanatica religiosa all’inverosimile, è stata isolata ed allontanata dal resto del mondo, poiché corrotto. Ma Carrie ha anche un’altra cosa che la rende oggettivamente diversa dagli altri suoi coetanei, possiede un dono: la telecinesi.

STILE NARRATIVO

Lo stile narrattivo è particolare. Non è infatti il classico romanzo lineare, ma non procedere neppure a flashback. Si tratta di un mockumentary ovvero un finto documentario: un espediente narrativo nel quale eventi fittizi e di fantasia sono presentati come se fossero reali attraverso l’utilizzo del linguaggio documentaristico e l’esibizione di finte prove a supporto. Questo termine è più legato al mondo del cinema, ma non riuscirei a definire il libro di King in nessun modo diverso, infatti oltre alle parti narrate in terza persona, aggiunge degli spezzoni di materiale documentale: verbali di deposizioni, l’autobiografia di una dei protagonisti, i saggi che hanno parlato di quell’evento, delle pubblicazioni sulla telecinesi, ecc. La cosa che mi fa più ridere, è che in nessuno dei due film è stata scelta questa narrazione, bensì si sono limitati alla rappresentazione tradizionale della storia. Insomma, già dalle prime pagine del libro, noi sappiamo che una tragedia è accaduta (anche se non abbiamo ancora idea di cosa), mentre guardando i film, soprattutto quello del 1976 pensiamo che si tratti semplicemente di una storia adolescenziale (i poteri telecinetici di Carrie infatti qui sono più nascosti, a differenza del film 2013, dove probabilmente grazie anche agli ausili degli effetti speciali, sono ben più presenti sin dall’inizio) e potremmo anche interrogarci per buona parte delle pellicola, come mai sia stato definito horror.

CONSIDERAZIONI PERSONALI (attenzione, questa parte contiene spoiler)
Iniziamo col dire una cosa: ho amato tutti e tre i prodotti, anche se in modo differente.

Il libro: è pieno di elementi dell’orrore, soprattutto quelli non legati al mondo del paranormale. Anche se è solo la sua prima opera, lo stile di Stephen King trasuda da ogni pagina. Nonostante sia un romanzo davvero corto (soprattutto per i miei standard), è riuscito ad approfondire bene la psicologia dei vari personaggi (probabilmente anche perché sono veramente pochi quelli degni di nota), ed è chiaro che la vera parte terrorizzante sia dovuta all’agghiacciante infanzia di Carrie (che si può dire che non abbia la minima turba psichica nonostante il modo in cui sia venuta su) ed il vero “mostro” sia sua madre. La telecinesi con conseguente distruzione di tutta la città? Sì… ma va beh… sono ragazzi… non sono molto bravi a gestire le emozioni… XD

Il film del 1976: Carrie – Lo Sguardo di Satana: L’attrice protagonista (Sissy Spacek) è un vero portento! L’ho trovata davvero perfetta per quel ruolo, nonostante avesse 27 anni e stesse impersonando una sedicenne (ma un tempo era più normale che fosse così) è riuscita a rendere davvero giustizia a Carrie White. Certo nel libro è sovrappeso e con la pelle acneica, mentre qui è una vera reginetta di bellezza ma per il resto è stata davvero una Carrie perfetta. Diverso il discorso per Tommy Ross: anche se William Katt era giovane (25 anni) a me è sembrato davvero “vecchio”, inoltre quella chioma angelica non mi ha proprio convinto. Un John Travolta (di soli 22 anni) è stato invece un Billy Nolan più che convincente, anche se fin troppo con la faccia da bravo ragazzo a mio avviso. Ricordiamoci che Billy è un delinquente vero e proprio ed il personaggio più cattivo di tutto il libro. Sì, teoricamente la vera supercattiva è Margaret White (la madre di Carrie interpretata divinamente da Piper Laurie) ma lei è chiaramente pazza, Billy invece è proprio crudele).

A questo proposito ci tengo a specificare una cosa che non è chiara in nessuno dei due film, ma a mio avviso è fondamentale: il motivo del disastro sembra essere stato partorito dalla mente malvagia di Chris Hargensen, che invece è veramente un personaggio insulso: è infantile e viziata, vuole fare la ribelle, ma di fatto è veramente inutile. Il vero bastardo dietro a tutto è proprio Billy Nolan. L’avrà fatto per amore, penserete voi? Per “difendere” la sua amata Chris da quella cattivona di Carrie che ha osato insultare il suo onore? DECISAMENTE NO. Billy aveva solo voglia di fare quello scherzo orribile, un giovane psicopatico divertito anche solo dall’idea di dissanguare due scrofe di un povero pastore, mentre era al funerale di sua madre (ma ve lo immaginate questo quando è tornato a casa e si trovato le due scrofe uccise? Poi non era un posto enorme, come quello che si vede nel film… ricordiamoci che la vicenda è ambientata a Chamberlain, non ad Augusta (che con i suoi 18k abitanti è proprio una metropoli! XD Figuratevi quanto può essere piccolo un paesino nel Maine). Ad ogni modo anche lo “scherzo” si svolge in maniera diversa, loro due non sono dentro la palestra, inoltre non hanno truccato le votazioni per fare eleggere Tommy e Carrie, quindi di fatto potrebbero anche non essere loro le vittime… ma la verità è che a Billy non interessa assolutamente chi ci sarà sul palco. Lui vuole semplicemente fare quello scherzo.

Ma torniamo a noi: il film mi è piaciuto molto, a parte per la bellissima fotografia, che ho trovato molto particolare (mi ricorda un po’ quella di Suspiria di Dario Argento che però è uscito l’anno successivo); anche perché la trama non si discosta poi troppo da quella del libro, sebbene ci siano delle sostanziali differenze: come non si capisce la malvagità di Billy non si riesce neanche ad evidenziare il sacrificio di Sue Snell e la bontà di Tommy Ross… che invece sembrano semplicemente “ragazzi”. Infine, sebbene Amy Irving sia bellissima non mi ha dato l’idea di trovarmi davanti Sue. Nancy Allen invece l’ho trovata perfetta nel ruolo di Chris.

Il film del 2013: Lo Sguardo di Satana – Carrie: Questo film nasce chiaramente come un remake del precedente… e devo dire che è proprio un remake. Non mi è sembrato un’adattamento differente del libro di King, mi è sembrato semplicemente un remake in chiave attuale del film di Brian De Palma. Tranne piccoli dettagli, le differenze principali della trama sono le stesse (anche se Carrie non uccide sua madre in nessun modo spettacolare purtroppo), con la differenza che i poteri di Carrie risultano molto più evidenti fin da subito (e queste scene mi sono piaciute molto); e che si è cercato di dare più profondità ai personaggi. Vediamo infatti Chris con suo padre che minacciano il preside della scuola, anche se non mi è piaciuto quello che traspare, ci porta a provare pena per Chris invece che farci notare quanto sia viziata. E poi non mi piace Portia Doubleday, così dark per quella parte, l’ho trovata un po’ distante. Gabriella Wilde come Sue Snell invece è perfetta. Veramente azzeccata! Una vera reginetta di bellezza. Per le parti maschili, salvo la scelta di casting (Alex Russell) per Billy, ma sinceramente non mi è piaciuto come lo hanno caratterizzato. Almeno nel film del ’76 si vede che è un violento manesco… qui meno. Ansel Elgort nel ruolo di Tommy l’ho preferito al William Katt parruccone, (però…Caleb Prior! XD all’epoca non era ancora uscito Divergent, quindi ci sta) inoltre lo hanno sensibilizzato di più anche a livello caratteriale. Devo ammettere che questo film è un buonissimo adattamento del libro, soprattutto perché lo attualizza e risulta molto più dinamico del suo predecessore.

Però devo proprio dirvelo: il libro è cortissimo e stand alone. Vale davvero la pena di leggerlo!!!

Voi cosa ne pensate? Lo avete letto? Vi ho incuriosito? Avete visto almeno uno di questi due adattamenti?

Fatemi sapere!

 

 

Riassunto e Considerazioni: Shadowhunters. The Last Hours – La Catena d’Oro di Cassandra Clare

Oggi continuiamo a parlare di 📚 La Catena d’Oro 📚 di Cassandra Clare, il primo libro della trilogia “The Last Hours” appartenente alla serie Shadowhunters.

Ovviamente questo sarà un articolo spoiler indirizzato a chi:

  • Deve leggere la Catena di Ferro, ma ha letto questo libro tempo fa e non ce l’ha più chiaro in testa;
  • E’ un fan di Shadowhunters ed ha voglia di esprimere le sue opinioni in merito a questo libro, assieme ad altri fan;
  • Ha letto questo libro e ne ha voglia di parlare liberamente (si accettano elogi e critiche, ma tutto in maniera educata e costruttiva).

La Catena D'oro

Riassunto (molto molto stringato solo dei fatti principali)

Londa, 1903.

Cordelia Carstairs (futura parabatai di Lucie Harondale) si trasferisce a Londra, con lo scopo di trovare un marito ed essere benvoluta in società, visto che suo padre dovrà subire un processo e la sua famiglia ne potrebbe uscire a pezzi.

Gli shadowhunters londinesi sono diventati pigri, perché i demoni sembrano aver abbandonato la città dopo la guerra meccanica raccontata in The Infernal Devices (TID), ma un giorno, durante un picnic dei demoni attaccano gli shadowhunter (senza però toccare i mondani).

James Herondale capisce che i demoni vengono da un altro universo, quello in cui lui è in grado di andare grazie ai poteri demoniaci conferitigli da suo nonno materno, così inizia ad indagare assieme al suo gruppo di amici.

Nel frattempo anche la famiglia Blackthorn si trasferisce a Londra da Idris, così finalmente James può vivere la sua storia d’amore con la sua amata Grace.: si scoprirà però che Grace in realtà grazie ad un braccialetto d’argento gli ha fatto un incantesimo d’amore da quando era bambino, e lui di conseguenza non l’ha mai realmente amata. Chi ha sempre amato James è invece Cordelia che si ritroverà però friendzonata, per lo meno finché Grace non decide di spezzare l’incantesimo, liberandolo. Grace così si fidanzerà con Charles Fairchild (il fratello di Matthew che è anche il parabatai di James) e James si innamorerà nuovamente di Cordelia (in realtà si era innamorato di lei quando era bambino, nello stesso istante in cui lei si era innamorata di lui).

Durante l’avventura per sconfiggere questi nuovi demoni che resistono alla luce del giorno, verranno rivelati i seguenti fatti:

  • Tatiana Lightwood Blackthorn ha stretto un patto con dei demoni allo scopo di far resuscitare suo figlio morto da adolescente (Jesse), il cui corpo è custodito a casa sua in una teca di vetro stile Biancaneve.
  • Anche Lucie Herondale ha ricevuto un dono demonico da suo nonno: può infatti controllare i fantasmi, sia quelli “normali” che quelli “particolari” (Jesse è un fantasma particolare, infatti nessun altro Herondale riesce a vederlo).
  • Il padre di Tessa Gray è uno dei principi dell’inferno, più precisamente Belial, ed è per suo volere che Grace aveva incantato James.

I demoni quindi erano stati appositamente mandati a Londra da Belial, con lo scopo di attirare James poiché suo nonno voleva impossessarsi del corpo del nipote per camminare sulla terra. James e Cordelia (con l’aiuto della spada Cortana) sconfiggeranno Belial e tutti gli altri demoni spariranno dalla terra di conseguenza.

Grace a fine libro lancerà nuovamente l’incantesimo su James che cadrà in una trappola e sarà accusato di aver dato fuoco alla residenza dei Blackthorn ad Idris. Cordelia (nonostante abbia il cuore spezzato perché crede che lui ami ancora Grace che è comunque ancora fidanzata con un altro) per salvarlo confesserà di aver passato l’intera notte con lui, quindi per evitarle lo scandalo da donna rovinata, James la sposerà (ma entrambi si accorderanno perché il matrimonio sia solo di facciata a finisca dopo un solo anno).

Una nota su Charles Fairchild (il figlio del console):

  • Ad inizio libro è fidanzato con Ariadne Bridgestock (la figlia dell’inquisitore).
  • Il loro fidanzamento è di facciata, poiché Ariadne è innamorata di Anna Lightwood (solo platonicamente), mentre Charles di Alastair Carstairs (con cui ha una relazione fino a fine libro, quando Alastair, ferito per l’ennesima volta, decide di rompere).
  • Mentre Ariadne è malata ed in fin di vita, Charles interrompe il fidanzamento per mettersi con Grace Blackthorn.

Considerazioni Personali

In questo libro ci sono così tante ship (reali o percepite) che potremmo scrivere un libro a parte. Quello che penso io è che ci siano delle scene James/Cordelia un po’ troppo smielate, e che sia palese sin dall’inizio che il braccialetto di Grace sia magico e con quello tenga James legata a lei… teoricamente sarebbe un “colpo di scena” da fine libro, ma è a mal riuscito. Grace è chiaramente ispirato ad Estella di Grandi Speranze, quindi già dalla sua descrizione iniziale, soprattutto se ricordiamo il racconto “L’erede di Mezzanotte” (contenuto in “Le Cronache di Magnus Bane”) si capisce che non ce la conta giusta.

Questo romanzo nel complesso è un buon prologo della trilogia ma sono veramente curiosa di capire come andrà a finire nei libri successivi, perché c’è un sacco di carne al fuoco, ma per ora sembra tutto prevedibile, quindi spero proprio che nei libri successivi ci siano interessanti rivelazioni.

Detto questo… io amo shadowhunters, quindi non ho potuto non amare questo libro. 

E voi? Cosa ne pensate?

Mr. Mercedes – Stagione 1

Oggi vi parlo della Prima Stagione della serie televisiva tratta dall’omonimo libro di Stephen King: Mr. Mercedes.

Innanzitutto devo precisare che io ho letto tutti e 4 (si lo so, sarebbe una trilogia, ma a mio avviso in realtà i libri di questa saga sono 4 perché non è possibile non includere The Outsider tra essi) i romanzi di questa serie.

La prima stagione rispecchia a pieno il primo libro (anche se ci sono le solite differenze del caso) e devo dire che mi è piaciuta parecchio, anche perché ho veramente adorato quel libro!

Siccome non voglio mettere troppa carne sul fuoco, per ora mi limiterò a parlarvi solo della prima serie e del primo libro.

Mr Mercedes Stagione 1

📚Il libro è uscito nel 2014, mentre la serie TV è uscita nel 2017, quindi già da questa informazione potete capire quanto incredibile successo abbia avuto questo romanzo!

📚 Il genere è thriller “poliziesco”, anche se il protagonista è un Detective in pensione, quindi non segue i classici canoni del poliziesco ed è questo secondo me il motivo per cui è veramente interessante.

📚 Non è un giallo, poiché noi vediamo già da subito sia il punto di vista del cacciatore, che della preda. Il protagonista è quindi il Det. Rip. Bill Hodges, mentre l’antagonista lo psicopatico Brady Hartsfield. Mi piace un sacco questo punto di vista un po’ alla Criminal Minds, contribuisce a non riuscire a staccarsi dal romanzo.

Il libro è molto psicologico quindi c’è stata questa complessità non indifferente durante la trasposizione cinematografica, ma gli sceneggiatori sono stati egregi, introducendo le classiche variazioni per adattare al meglio la trama al piccolo schermo.

Trama (identica sia nel libro che nel film)

Quando Bill Hodges è andato in pensione, come tutti i detective ha lasciato qualche caso irrisolto; ma il suo più grande rammarico è stato quello di non essere riuscito a catturare “L’assassino della Mercedes” ovvero, colui che nel 2009 ha investito intenzionalmente un gruppo di persone (disoccupate e disperate) che erano in fila al City Center, luogo in cui si sarebbe tenuta una Fiera del Lavoro, uccidendone otto e ferendone molte di più.

Fortuna (?) vuole che tempo dopo, questo killer psicopatico si metta direttamente in contatto con lui e da qui riparta la caccia.

Adattamento Televisivo

Durante la prima stagione, composta da 10 puntate, vengono ripresi esattamente tutti gli eventi che accadono nel libro, anche se abbiamo qualche personaggio in più ed alcuni fatti si sviluppano in modo differente, ma la sostanza non cambia.

Perché guardare questa serie TV?

  • Se vi piacciono i thriller polizieschi, fa per voi.
  • Se volete qualcosa di diverso dal solito caso che viene risolto nell’arco di una singola puntata, ma siete più attratti dalla caccia/partita a scacchi tra i due personaggi principali, vi piacerà.
  • Di fatto è autoconclusiva. Anche se ci sono tutte le basi per un seguito, non siete obbligati a vedere anche le stagioni successive, perché a fine stagione, avrete il vostro finale.

Avendo visto questa stagione, ha senso andare a recuperare il libro?

Se ci fermiamo alla prima stagione e la Serie è piaciuta, sicuramente nel libro si troveranno maggiori approfondimenti e dettagli in merito. Quindi a mio avviso ne varrebbe la pena.

Ho letto il libro e mi è piaciuto, guardando la serie me lo rovinerei?

No, poiché ci sono differenze interessanti, inoltre a mio avviso il lavoro che hanno fatto per il casting è stato superlativo, in particolare per i due personaggi principali: io li ho immaginati con le stesse sembianze con cui sono stati rappresentati.

Ho guardato la prima stagione ed ho recuperato il primo libro. Adesso posso leggere il secondo e poi recuperare la seconda stagione, e via dicendo?

No, non fatelo o vi imbattereste in diversi spoiler. Anche se il rapporto Mr. Mercedes – Prima Stagione è 1 ad 1 ciò non vale per le stagioni successive, ma ne parleremo in un altro post.

Io vi consiglio vivamente sia questo romanzo, che la prima stagione (dipende anche dai vostri gusti e se siete più propensi a libro o film). Vi assicuro che non ve ne pentirete, ma nel caso in cui non vi attragga particolarmente, potrete interrompe la lettura/visione senza grossi problemi, poiché il finale esiste da entrambe le parti e non rimarrete con la storia interrotta (cliffhanger), cosa che io personalmente non sopporto, ma che contribuisce egregiamente alla mia dipendenza da Serie Tv.

Voi avete letto/visto questo/a libro/stagione?

Vi ispira? Vi ho incuriosito?

Fatemelo sapere!

Carve the Mark: I predestinati di Veronica Roth

Carve the Mark: I predestinatiCarve the Mark: I predestinati by Veronica Roth
My rating: 3 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 Carve the Mark – I Predestinati 📚 di Veronica Roth, il primo libro di questa duologia.

Inizio dicendo una cosa: io ho letteralmente adorato la saga di Divergent, ho letto tutti e cinque i libri che la compongono, anche quello che non è stato pubblicato in italiano. Se ne volete sapere di più vi lascio qui il link, anche se all’epoca avevo letto solo la trilogia originaria.

Quindi potete capire che appena ho visto che Veronica aveva scritto un nuovo libro non ci ho pensato un secondo a comprarlo, immediatamente appena uscito (altrimenti non sarei riuscita ad accaparrarmi la copertina rigida). Era il 2017, non c’era altro di suo in giro, l’autrice mi era piaciuta, non mi servivano altre informazioni.

Partiamo da una cosa, le definizioni:
Divergent –> Young Adult.
Genere: Fantascienza.
Sottogenere: Distopia.

Carve the Mark –> Young Adult (nel senso che i protagonisti sono adolescenti).
Genere: Potrebbe essere scambiato per Fantascienza, ma in realtà è un Fantasy, per l’esattezza uno Science Fantasy.
Sottogenere: Planetary Romace, Sword and Planet e ci aggiungerei anche un po’ di Magic Science…

…insomma un mischione purtroppo non venuto proprio benissimo. Capita spesso infatti che un singolo libro rientri in diversi sottogeneri, ma così è un po’ troppo, perché a mio avviso nessuno di questi è stato sviluppato correttamente.

Carve The Mark
Siamo, in una galassia lontana lontana (ogni riferimento ad altre opere NON è puramente casuale), in questa galassia, senza nome abbiamo un SISTEMA SOLARE, e la Stella al centro di questo sistema, si chiama SOLE. 🤦‍♀️

😑 Va beh, facciamo che questa cosa sia stata fatta per rendere meno complesso al lettore il mondo secondario… ci può stare. Peccato che questa semplificazione non renda meno complessa la lettura.
All’inizio del libro abbiamo una mappa del “sistema solare”, peccato che non sia affatto sufficiente a capire bene il tutto: sarebbe assolutamente servito un disegno anche del pianeta principale, magari sotto forma di planisfero. L’avrei inoltre trovata decisamente più utile della mappa che è presente all’inizio.

In questo libro abbiamo anche un’altra parte molto importante che ci aiuta a capire il tutto, ovvero il glossario, peccato che sia stato posizionato alla fine del libro, subito prima dei ringraziamenti, e non sia stato indicato nel sommario (anche perché non esiste il sommario in questo libro)… quindi l’ho scoperto solo arrivata alla fine, ma sarebbe stato utile all’inizio.

Non ci siamo, ma qui vi vengo in aiuto io, illustrandovi il mondo secondario di questo fantasy, senza spoiler, come mio solito.

Le nostre vicende si svolgono principalmente sul pianeta Thuvhe.
Al livello dell’equatore questo pianeta viene diviso da un vasto campo di Erba Piuma, ovvero una pianta allucinogena.
La parte nord del pianeta (dove sono presenti tre città principali, ovvero Hessa, Osoc e Shissa) è abitata dal pacifico popolo dei Thuvhesiti, la parte a sud è invece abitata dagli Shotet: un popolo di origini nomadi che si è stanziato su questo pianeta e che vuole essere riconosciuto come nazione indipendente (ma il governo non lo riconosce. Questa nazione, i cui confini sono segnati dal Campo di Erba Piuma che loro chiamano Divisione, è governata con la monarchia, mentre il resto dei pianeti sono una repubblica.) [N.d.R. vi ricorda qualcosa per caso?]
Gli Shotet chiamano il pianeta su cui vivono Urek, e la capitale del loro regno è Voa.

Tutto questo politichese (ma senza abbastanza intrighi) a mio avviso lo rende abbastanza lento e complesso per il target a cui è indirizzato. Per lo stesso motivo non è neanche un Adult, per il quale risulta troppo infantile. Il risultato è che non riesce ad avere un target specifico.
Oltre al fatto di essere ambientato quasi esclusivamente su Thuvhe, un altro dei motivi per cui è Planetary Romace è questa storia star-crossed che si nota sin dalle prime pagine, essendo che abbiamo due narratori protagonisti in questo libro, ovvero:

Il Thuvhesita: Akos ♂️ Kereseth, terzogenito di Aoseh ♂️ e Sifa ♀️, fratello minore di Eijeh ♂️ e Cisi ♀️.
La Shotet: Cyra ♀️ Noavek, secondogenita di Lazmet ♂️ e Ylira ♀️, sorella minore di Ryzek ♂️.

Questi nomi incomprensibili mi hanno veramente fatto faticare, soprattutto all’inizio. Una scheda col recap dei personaggi, almeno dei principali, sarebbe stata un’altra cosa decisamente gradita, ad inizio libro (quindi con queste poche righe spero di farvi un favore). Io del resto, da buona lettrice di fantasy sono abbastanza abituata a segnarmeli man mano che li incontro per evitare di fare confusione però… questo libro non è stato pubblicizzato come Fantasy e la stessa Veronica scriverebbe solo fantascienza… quindi inizialmente la cosa spiazza.

Ora vi starete chiedendo: “ok, ma perché dici che sia anche uno Sword and Planet?”. Gli Shotet sono guerrafondai e viaggiano spesso anche sugli altri pianeti, inoltre è chiaro sin da subito che questi due popoli sono nemici e che gli Shotet vogliono lottare per la loro indipendenza dalla repubblica che invece non è interessata.

“Va bene, e come mai è anche un Magic Science?”
Perché esiste “la corrente” che non è chiaro se sia un fenomeno fisico o religioso (giusto perché non si annusava abbastanza Star Wars, andiamo a fomentare anche il dibattito come quello sui Midi-chlorian, la Forza e gli Jedi), e che cosa fa questa corrente? Da un “Donocorrente” (leggi “potere magico”) a tutti gli individui: si sviluppa durante la pubertà ed è unico, a volte inutile, a volte vantaggioso, a volte una disgrazia (si vede che in questo punto “ci prova” a dirottare sulla fantascienza, ma per come è sviluppato rimane sul fantasy; infine, se questo non bastasse a “complicare” le cose il dono corrente permette ad alcuni individui di essere degli oracoli (che ovviamente vanno a braccetto coi cancellieri per governare la repubblica) e gli oracoli hanno il potere ovviamente di prevedere il futuro, ma non solo: loro vedono tutte i possibili diversi futuri per ogni evento, e quando un evento si verifica in tutti i futuri, allora stiamo parlando di FATO.
Le persone che hanno un fato quindi sono speciali: Predestinate… e indovinate un po’ chi è che ha un fato?
Ovviamente tutti e tre i figli della famiglia Kereseth ed i due della famiglia Noavek.

Fine della contestualizzazione della storia. Come mio solito non vi anticiperò nulla sulla trama.
Il libro è diviso in quattro parti, anche queste non indicate in anticipo, non uniformi, ed abbastanza superflue/no sense tranne le prime due: la prima infatti è solo dal punto di vista di Akos, mentre la seconda da quello di Cyra. Nelle altre due invece i punti di vista si alternano più o meno uniformemente.

La trama di fondo è abbastanza prevedibile, però non è malaccio, inoltre mi è piaciuto come ha deciso di caratterizzare il mondo, anche se non mi piace come sia sviluppato tutto: alla fine risulta un po’ troppo abbozzato e sembra una cosa generica.
Ero indecisa tra le due o le tre stelline, alla fine ho scelto 3 perché mi ha incuriosito abbastanza da voler leggere anche il seguito (anche se sicuramente non lo farò a breve) ma soprattutto perché spero che questo sia solo “il prologo” che poi l’avventura si risollevi dopo. Devo però ammettere una cosa, se mi fossi informata un po’ di più in merito, anziché fidarmi ciecamente dell’autrice, probabilmente non avrei scelto di inserire questa duologia nella mia TBRL, di conseguenza darò l’ultima possibilità a questa autrice con il seguito di questo libro, ovvero 📚 Il Destino Divide 📚, ma se non mi soddisferà ci metterò una croce sopra, come ho fatto con Lauren Kate.

Voi avete letto questo libro?
Avete proseguito la duologia?
Vi piacciono gli Science Fantasy? Personalmente tra i sottogeneri fantasy che meno mi interessano.
Cosa ne pensate di Veronica Roth?
Vi aspetto nei commenti!

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Shadowhunters. The Last Hours – La Catena d’Oro di Cassandra Clare

La Catena d'Oro (Shadowhunters: The Last Hours, #1)La Catena d’Oro by Cassandra Clare
My rating: 5 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 La Catena d’Oro 📚 di Cassandra Clare, il primo libro della trilogia “The Last Hours” appartenente alla serie Shadowhunters.

Se non avete mai letto nulla di questo mondo, vi consiglio di partire recuperando tutto (perché sono stupendi young adult, urban fantasy) leggendo i libri secondo l’ordine di pubblicazione.

Ad ogni modo vi faccio un brevissimo recap della composizione delle serie appartenenti al mondo di The Shadowhunters Chronicles:
💜 The Mortal Instruments, primo libro (Città di Ossa) di sei, scritto nel 2007, ambientato a New York nel 2007.
💛 The Infernal Devices (Le Origini), primo libro (L’angelo) di tre, scritto nel 2010, ambientato a Londra nel 1878.
💜 The Dark Artifices (Dark Artifices), primo libro (Signora della Mezzanotte) di tre, scritto nel 2016, ambientato a Los Angeles nel 2012.
💛 The Last Hours, primo libro (La Catena d’Oro) di tre, scritto nel 2020, ambientato a Londra nel 1903.
💜 The Wicked Powers, ambientata successivamente a TDA, ancora non è stata scritta.

Se non volete recuperare tutto (sono consapevole della mole di letture) a mio avviso dovreste comunque leggere almeno i tre libri di TID perché si fa riferimento ad alcuni fatti lì accaduti anche in questo libro, ed anche alcuni racconti, che a mio avviso contengono informazioni fondamentali per capire al meglio i personaggi di questo romanzo, più precisamente:
🧡 Soltanto Ombre (solo la parte ambientata a Idris nel 1899) – contenuto in “Le Cronache dell’accademia Shadowhunters”.
💚 Verità nell’Ombra (tutto il racconto, ambientato in parte a Idris nel 1899 ed in parte a Londra nel 1901) – contenuto in “Fantasmi del Mercato delle Ombre”.
🧡 Croce e Delizia (tutto il racconto, che è ambientato a Londra nel 1901) – contenuto in “Fantasmi del Mercato delle Ombre”.
💚 L’erede di Mezzanotte (tutto il racconto, ambientato a Londra nel 1903) – contenuto in “Le Cronache di Magnus Bane”.

Infine, ci sono altri brevi racconti, rilasciati gratuitamente dall’autrice, che potete leggere in italiano QUI, e che vi prepareranno al meglio all’incontro con questi personaggi.

Per finire, prima di leggere tutte queste cose, vi consiglio anche di guardarvi bene le schede dei personaggi, contenute nel capitolo “The Last Hours” nel libro “Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del Mondo dei Nascosti“.

Shadowhunters - The Last Hours 2021

A questo punto sarete sicuramente pronti a buttarvi in questa incredibile avventura nella Londra Edoardiana, dove Grandi Speranze di Charles Dickens ha dato sicuramente un notevole contributo all’autrice.
Se vi piacciono le “ship” (ovvero le relazioni di amore/amicizia reali o percepite tra i personaggi dei libri) questo ne è sicuramente l’apoteosi, anche perché il tema LGBT+ che è stato trattato dall’autrice anche in altri libri di questa saga, qui esplode, nonostante gli anni in cui sia ambientato.

A me è piaciuto, anche se, in merito alle parti di azione/battaglia, mi sonno sorte alcune domande… ma ve ne parlerò meglio in un post di analisi per evitare di fare spoiler qui.

Ad ogni modo, se vi piace il genere, non potete non leggerlo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!

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The Stand: la serie TV tratta da “L’ombra dello Scorpione”

Come molti di voi sapranno, nel lontano 1978, uno dei miei autori preferiti, ovvero Stephen King ha pubblicato il romanzo L’ombra dello Scorpione (The Stand), che ha avuto un grande successo e per questo motivo, nel 1990 ha deciso di ripubblicarlo “in edizione integrale”, aggiungendo poco più di 300 pagine per fare in modo di:

  • Inserire la parti che l’editore l’aveva obbligato a tagliare (per una questione commerciale e non di qualità della scrittura); –> Sicuramente il motivo principale
  • Modificare l’ordine di alcuni capitoli;
  • Spostare la storia dagli anni ’80 agli anni ’90, cambiando anche tutti i riferimenti alla cultura popolare dell’epoca (anche se questo ha ovviamente creato qualche anacronismo, considerando la lunghezza finale del romanzo, che va addirittura a superare, seppur di poco, IT).

Non sono mai riusciti a tirare fuori un film da questo libro tuttavia nel 1994 hanno distribuito una mini-serie televisiva di 4 episodi per un totale di 366 minuti. Devo ammettere di non averla vista (dovrò fare in modo di riuscire a recuperarla) tuttavia ho appena finito di vedere quella che è stata distribuita a gennaio di quest’anno (2021) ed ho trovato assurdo che, benché abbiano iniziato a lavorarci nel 2018/2019 siano riusciti a distribuirla proprio in questo periodo storico. 🤣

The Stand - L'ombra dello Scorpione

Nel caso in cui non lo sapeste infatti, questo romanzo è un post apocalittico, in cui la popolazione mondiale è stata quasi azzerata da una pandemia di “super-influenza”.

Fa veramente troppo strano e da certi punti di vista è quasi “splatter esilarante” questa situazione, benché ridere dei sintomi di una pandemia (anche se fittizia) in questo momento in cui stiamo ancora piangendo milioni di morti è tremendo… Per cui se state soffrendo per questo motivo, vi sconsiglio vivamente, sia di guardarla, che di continuare a leggere questo post. Tuttavia non fatevi venire paranoie strane, infatti questa malattia immaginaria ha un tasso di infettività del 99,4% ed un tasso di letalità del 100%. Lo scenario che descrive Stephen è decisamente apocalittico, quindi fortunatamente non è il caso attuale. A questo proposito nel marzo 2020 lui stesso ha twittato questo, cercando di tranquillizzare le persone:

Stephen King about Covid-19

Ad ogni modo, in questa serie TV, il nome “pop” di questa malattia è più “simpatico” rispetto a “COVID-19” ma ha dei sintomi decisamente raccapriccianti. Infatti la malattia si chiama “Captain Trips”, ed inizialmente si presenta con normali sintomi influenzali… poi però ti riempi così tanto di muco fino a crearti un grosso doppio-mento totalmente pieno dello stesso, finché non muori perché soffochi nei tuoi stessi fluidi (dai oggettivamente si può prendere sul serio una roba simile? 😅🤢).

Ma torniamo a noi: in questa situazione folle, nessuno indossa la mascherina. Mi fa quasi ridere come cosa ma in effetti penso che a parte in Grey’s Anatomy, gli attori non siano fatti per coprirsi il viso 😂. Comunque la situazione da Homo Homini Lupus a cui ci siamo abituati in The Walking Dead non cambia, quindi tranquillizzatevi 😓.

Perché guardare questa serie TV?

  • Il cast! Abbiamo infatti tra gli attori Whoopi Goldberg, Alexander Skarsgård (ovvero, tra le altre cose, Eric Northman di True Blood), James Marsden ed altri nomi non indifferenti.
  • Volete leggere la saga della Torre Nera, ma non volete partire da questo libro? Ecco a voi la soluzione! Infatti il personaggio interpretato da Alexander Skarsgård, che tra l’altro a mio avviso è davvero PERFETTO per questo ruolo, è presente anche di là.
  • Trovo che sia fatta bene, gli effetti speciali sono realistici, la trama non è lenta anche se cerca di esplorare, per quanto lo possa fare una serie TV rispetto ad un libro, il carattere di ogni personaggio.
  • Sono solo 9 episodi (di circa un’ora l’uno). Una sola stagione, ed è finita. Quindi se non vi piacciono le cose troppo lunghe non avete scuse.

Ok va bene, ma di cosa parla, a parte di Captain Trips? Di seguito non andrò a fare spoiler ma semplicemente aggiungerò informazioni sulla trama, e so che non tutti potrebbero gradirlo, quindi vi avviso.

Siamo in America, i sopravvissuti alla pandemia sono tutte persone immuni al virus, sulla terra regna il caos o la desolazione. Sembra decisamente che l’apocalisse sia arrivata.
Le persone superstiti iniziano così a fare sogni in cui vedono un’anziana donna afroamericana, Madre Abagail (che dice di essere una profetessa del Dio Cristiano) e/o un giovane uomo bianco, Randall Flagg (che invece parla per nome del suo Gran Rivale), e decidono di viaggiare fino a Boulder, in Colorado oppure a Las Vegas, in Nevada per raggiungerli.
Creeranno così due comunità e noi seguiremo le loro vicende (dove azione ed intrighi non mancheranno), in attesa del “classico scontro fra bene e male”.

Per me è assolutamente promosso!

E voi lo avete visto? Oppure avete letto il libro?
Vi interessa? Fatemi sapere!

Hunger Games. Ballata dell’usignolo e del serpente – Suzanne Collins

Hunger Games. Ballata dell'usignolo e del serpenteHunger Games. Ballata dell’usignolo e del serpente by Suzanne Collins
My rating: 5 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 Hunger Games. Ballata dell’usignolo e del serpente 📚, di Suzanne Collins, la celeberrima autrice della Trilogia Distopica, Young-Adult, che grazie a questo nuovo libro, si trasforma in una saga.

Ricordiamoci che i primi tre libri sono stati scritti una decina d’anni prima dell’uscita del nuovo capitolo, più precisamente:

⚫️ Hunger Games – 2008 (The Hunger Games)
🔴 Hunger Games. La ragazza di fuoco – 2009 (Catching Fire)
🔵 Hunger Games. Il canto della rivolta – 2010 (Mockingjay)
🟢 Hunger Games. Ballata dell’usignolo e del serpente – 2020 (The Ballad of Songbirds and Snakes)

Mentre nella trilogia iniziale viviamo le avventure di Katniss Everdeen, ambientate in un futuro remoto, devastato dalle guerre, dove l’attuale Nord America si chiama “Panem” ed è riuscito a mantenere la pace solo grazie alla dittatura oligarchica che ha creato Capitol City ed i suoi distretti, e poi successivamente agli Hunger Games, ovvero dei crudelissimi reality show dove 24 teenager abitanti dei distretti si sfidano in una lotta all’ultimo sangue, finché non rimarrà un solo vincitore (un po’ come i videogiochi di categoria Battle Royale, o l’omonimo film giapponese del 2000… sì, sono vecchia 🤣); in questo nuovo capitolo seguiamo le avventure del giovane Coriolanus Snow, che come sappiamo diventerà il presidente di Panem. Questo romanzo è infatti ambientato 65 anni prima rispetto ad 📚 Hunger Games 📚.

Hunger Games Saga

Ho trovato questo libro ancora più crudele della precedente trilogia, perché a differenza degli altri, che hanno la classica morale di tutte le duologie/trilogie/saghe distopiche Young Adult, che erano tanto di moda un decennio fa, che si riassume in un semplice concetto (che anche la storia del nostro mondo non ha fatto altro che insegnarci), ovvero che le dittature sono una delle cose più brutte e sbagliate del mondo, questo, partendo da questa assunzione (maturata ovviamente nei primi tre libri), vuole anche mostrarci come la guerra (anche quella dalle cause più giuste) possa profondamente segnare la psicologia dei singoli individui, che avendola vissuta, ed avendo perso e sofferto molto a causa sua, faranno di tutto, anche le cose più ignobili a patto di non doverla vivere nuovamente.

Infatti è sostanzialmente questo che succede a Coriolanus. Lui è un fortunato privilegiato a cui la guerra ha portato via quasi tutto, ma nonostante si noti l’ambizione egoistica del suo carattere (che principalmente nasce a causa dello snobbismo della sua vecchia nonna che l’ha cresciuto) non è una persona cattiva… eppure dopo aver letto la trilogia, per il Presidente Snow si prova un odio viscerale, quindi inizialmente vedere le cose dal suo punto di vista è veramente strano. Soprattutto perché si è portati ad avere pietà della sua figura!
La verità è che neanche la nonna sembra poi una persona così crudele, si nota solo la sua profonda ignoranza, il pregiudizio, e la convinzione che il cognome che porta sia sinonimo di superiorità. Queste tematiche purtroppo sono senza ombra di dubbio ancora attuali.

In aggiunta, ritengo che sia abbastanza introspettivo (per essere comunque dedicato ad un pubblico giovane) e devo dire che mi è piaciuto molto. È come se l’autrice avesse voluto evolversi (diminuendo l’adrenalina per lasciare spazio al pensiero critico) e mostrare come dietro ogni azione, anche la più riprovevole, ci sia sempre un’ideale considerato giusto da chi la compie. Che poi sia obiettivamente giusto, è un altro discorso; ed è proprio quello su cui vuole farci riflettere (almeno suppongo). Infondo nascondersi dietro al classico “non ho scelta” è solo una vigliaccheria: noi umani abbiamo sempre una scelta.

Per esempio la mia è quella di non perdonare Suzanne per come ha deciso di far finire “Il Canto della Rivolta”, tuttavia ho scelto anche di darle ancora una possibilità decidendo di continuare questa saga, nonostante la delusione e tutti gli anni passati, e devo dire di non essermene pentita per nulla.

Sarei veramente interessata ad eventuali dibattiti nei vostri commenti, quindi non esitate a lasciarmi la vostra opinione (se non avete letto questo libro, anche solo sulla trilogia iniziale).

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Assedio e Tempesta – Leigh Bardugo

Assedio e Tempesta (The Shadow and Bone Trilogy, #2)Assedio e Tempesta by Leigh Bardugo
My rating: 3 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 Assedio e Tempesta 📚, di Leigh Bardugo, il secondo libro di una trilogia High Fantasy dalle ambientazioni che ricordano la Russia di inizio ‘800.

Questa trilogia fa parte della Saga del Grishaverse.
Se non avete letto la mia recensione sul primo libro, andate subito a recuperarla in modo da non dovermi ripetere su alcune parti 😄

Dove eravamo rimasti? (Se non avete letto 📚 Tenebre ed Ossa 📚 non proseguite con la lettura di questo post).

⚗️ Alina Starkov scopre di essere una Grisha (non era per nulla prevedibile, già solo dal prologo del primo libro… proprio no 😂) quindi entra in questo nuovo mondo, ci racconta tutti i dettagli interessanti ed “impara” ad essere una di loro (dopo le ovvie difficoltà iniziali);
⚗️ Colpo di Scena: si scopre che Lo Scuro è il cattivo. Addirittura si scopre che è proprio lui l’Eretico Nero che ha creato la faglia e non vuole che Alina la distrugga; infatti vuole soltanto che lei si unisca a lui per controllarla in modo che i Grisha possano governare come Dei sugli uomini;
⚗️ Fortunatamente il piano dello Scuro va a rotoli (anche se sembra che abbia vinto lui su tutto, fino ad un passo dalla fine, ma nelle nostre menti sappiamo che non può essere così, quindi ci aspettiamo il colpo di scena), e così Alina riprende il controllo sull’amplificatore creato con il Cervo di Morozova, salva Mal (uccidendo altre persone?) e scappano lontano da Ravka.

In questo secondo libro, viene parzialmente risolto il problema relativo alla mappa di inizio libro, infatti questa volta abbiamo un’apertura più ampia sulla visuale geografica del mondo secondario. Continuo però a pensare che sarebbe comunque stato meglio mettere almeno due mappe, una più generica ed una più specifica, in modo da riuscire ad orientarsi meglio nel mondo.

Ad inizio di questo romanzo, scopriremo finalmente il senso del libro che l’Apparat ha regalato ad Alina, ed anche il senso delle copertine dei romanzi, che a mio avviso sono molto carine e sbrilluccicose.

Scopriamo infatti che secondo i miti, esisterebbero ben tre creature leggendarie in grado di creare gli amplificatori di Morozova (che prendono il nome da Ilya Morozova, il celeberrimo Fabrikator), avremmo quindi:
🦌 Il Cervo di Morozova
🐉 La Frusta Marina
🐦 L’Uccello di Fuoco

Alina quindi, con l’aiuto di Mal andrà alla ricerca di queste creature in modo da riuscire a sconfiggere definitivamente Lo Scuro.

Questo romanzo, da High Fantasy, prende delle sfumature Steampunk: infatti il leggendario pirata “Stormhound”, con le sue invenzioni caratteristiche ricorda un po’ questo genere, anche se farà ricorso anche alla magia dei Grisha per far funzionare nel modo corretto la tua tecnologia.

Questo secondo volume, aggiunge un centinaio di pagine al primo, permettendo da un lato di ridurre lo spessore delle sue suddette (che rimangono comunque di grammatura non indifferente) ma dall’altro allunga un po’ troppo il brodo aggiungendo strategia politica ed intrighi religiosi che a mio avviso non sono adatti ad una lettura di questa tipologia. Tuttavia rende anche la storia un po’ meno prevedibile con un finale che ti lascia a metà tra “OMG voglio sapere cosa succede dopo” e “Uff ho bisogno di staccare un attimo da questo mondo perché è diventato un po’ pesante”.

Nel complesso le cose si sono rese abbastanza interessanti ma la storia ha preso una svolta un po’ “boh” di conseguenza il livello si è un po’ abbassato.

A questo punto, non resta che leggere il capitolo finale, 📚 Rovina e Ascesa 📚, sperando che risollevi il tutto.

Nel frattempo vi lascio un breve recap sulle tipologie di Grisha più comuni, con i relativi colori delle loro Kefte, di questo universo:

CORPORALKI – Ordine dei Vivi e dei Morti, composti da:
🟥 Spaccacuore
🟥 Guaritori
🟥 Plasmaforme

ETEREALKI – Ordine degli Evocatori, composti da:
🟦 Chiamatempeste
🟦 Inferni
🟦 Scuotiacque

ETEREALKI – Ordine dei Fabrikator, composti da:
🟪 Tempratori
🟪 Alchemi

E voi cosa ne pensate? Lo avete letto?
Se non lo avete fatto vi incuriosisce?
Fatemi sapere!

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Tenebre e Ossa – Leigh Bardugo

Tenebre e ossa (The Shadow and Bone Trilogy, #1)Tenebre e ossa by Leigh Bardugo
My rating: 4 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 Tenebre e Ossa 📚, di Leigh Bardugo, il primo libro di una trilogia High Fantasy dalle ambientazioni che ricordano la Russia di inizio ‘800.

Questa trilogia dà il via alla Saga del Grishaverse, che oltre alla suddetta contiene anche due duologie.

In questo mondo secondario, esistono i normali esseri umani e poi i Grisha, che possiedono poteri magici (anche se in realtà loro la chiamano “la piccola scienza” in quanto non sono in grado di creare ma solo di trasformare/manipolare).

La geografia di questo mondo è caratterizzata da “il non mare” chiamato anche “la faglia” che è un luogo di fitta oscurità, popolato da mostri e che divide i territori. La faglia è stata creata secoli prima da un Grisha malvagio (l’eretico nero) che aveva cercato di “ingannare” la piccola scienza, che come la “vera scienza”, segue delle precise regole, che non possono essere ignorate.

In questa ambientazione, noi andremo a seguire le avventure di Alina Starkov, un’orfana che lavora come cartografa nel primo esercito del re (ovvero quello composto dagli umani. Esiste infatti anche un secondo esercito al servizio del re, ma quello è composto interamente da Grisha).

La vita di Alina sta infatti per cambiare radicalmente, poiché tutte le sue certezze crolleranno da un momento all’altro, e sarà obbligata ad affrontare la nuova realtà dei fatti.

Questo romanzo è un classico High Fantasy, poiché è chiaro fin da subito che le tenebre (nello specifico la faglia) sono il male, mentre il suo opposto (quindi la luce), il bene. La stessa autrice ha dichiarato di voler rendere reali le classiche metafore sull’oscurità. Ciò però che caratterizza questo High Fantasy è l’ambientazione: anziché il classico “open word” antico e naturalistico, abbiamo la Russia imperiale degli Zar. Io trovo che sia un tocco davvero interessante, ed a mio avviso aggiunge il sottogenere Fantasy Storico a questo romanzo, poiché i dettagli sulle ambientazioni sono ben trattati e lo rendono davvero interessante.

E’ anche uno Young Adult, quasi più Juvenile fantasy infatti l’ho trovato molto leggero, scorrevole ed adatto anche ad un pubblico molto giovane.

È carino, la lunghezza è adeguata (è corto, sulle 200 pagine, tanto che sembra quasi stampato su “cartoncino” per giustificare il volume del libro), ben caratterizzato senza dilungamenti inutili, ma ha anche i suoi colpi di scena, non è interamente prevedibile come spesso possono essere storie simili.

Il difetto principale l’ho riscontrato nella mappa ad inizio libro, penso che sarebbe stato meglio metterne almeno due, una più generica ed una più specifica, perchè soprattutto inizialmente la geografia del mondo non è del tutto chiara ma sì limita a terra-faglia-terra, e molti dei luoghi nominati non si capisce dove siano ubicati.

Ad ogni modo una lettura piacevole, adatta ad un pubblico giovane.
E voi cosa ne pensate? Lo avete letto?
Se non lo avete fatto vi incuriosisce?
Fatemi sapere!

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Nevernight. Alba Oscura – Jay Kristoff

Nevernight. Alba oscura (Libro terzo degli accadimenti di Illuminotte)Nevernight. Alba oscura by Jay Kristoff
My rating: 5 of 5 stars

Oggi parliamo di 📚 Nevernight. Alba Oscura 📚, di Jay Kristoff, il terzo libro di una trilogia fantasy che a mio avviso è la più bella degli ultimi tempi.

Questo libro è il sequel di 📚 “Nevernight. Mai Dimenticare” 📚 e di 📚 “Nevernight. I grandi giochi” 📚, perciò se non avete letto la mie recensioni precedenti, andate a recuperarle poiché come al solito non troverete mai il minimo spoiler nelle mie review, ma potreste imbattevi negli spoiler dei capitoli precedenti.

Purtroppo siamo arrivati al capitolo conclusivo di questa trilogia e quando una storia è proprio ben scritta è sempre tragico arrivare alla fine.

Dove eravamo rimasti?

🔴 La nostra eroina, Mia Corvere, dopo essere stata consacrata come Lama della Chiesa Rossa, scopre il ruolo della stessa nella morte di suo padre, per cui decide di distaccarsi da loro e fa in modo di diventare una gladiatii (leggi gladiatrice) in modo da vincere i grandi giochi e riuscire a depennare gli ultimi due nomi dalla sua lista delle “persone da uccidere prima di morire”. Ci riesce ed ammazza sia il Gran Cardinale Francesco Duomo, che il Console Julius Scaeva. Al contempo scopre che suo fratello Jonnen è ancora vivo e quindi lo rapisce. Scopre inoltre che non è suo fratello, bensì il suo fratellastro, poiché suo padre non è Darius Corvere, bensì Julius Scaeva. Inoltre anche Jonnen è un tenebris.
🔴 Tuttavia, anche se Mia ancora non lo sa, Julius Scaeva è ancora vivo (lei ha assassinato solo un suo sosia tessuto abilmente da Marielle, la tessitrice), inoltre non è vero che Jonnen è il suo fratellastro, ma è suo fratello a tutti gli effetti… poiché il padre di Mia non è mai stato Darius, ma è sempre stato Julius.
🔴 Nel frattempo Mia instaura una relazione romantica con Ashlinn Järnheim, ovvero la ragazza che ha ucciso il suo primo vero amore: Tric. Inoltre, anche se Mia ancora non ne è a conoscenza, Tric è tornato dal regno dei morti ed ha anche salvato Ashlinn da morte certa. In realtà in precedenza aveva anche già salvato la vita di Mia, ma lei non aveva capito chi fosse quella figura incappucciata.

Insomma… tutto a posto 😂

Questo libro è diverso dagli altri due, poiché:
🟡 è diviso in cinque parti, anziché in tre;
🟡 viene interrotta la narrazione a flashback, ma viviamo tutta la storia nel tempo contemporaneo;
🟡 si aggiunge un sottogeneri del Fantasy in questo romanzo, ovvero quello mitologico (benché questa parte sia fortemente incentrata sulla mitologia creata dall’autore appositamente per questo mondo anziché ad una esistente nel nostro); poiché tutto quello che inizialmente sembrava legato alla magia si scopre essere legato a questa mitologia. A mio avviso diventa il genere portante, facendo passare in secondo luogo gli altri. Questo fino alla parte quattro, perché nella parte cinque addirittura cambia, ma non vi dico in cosa, altrimenti è spoiler 😅

Per questo motivo vi lascio un recap della mitologia presente in questo mondo secondario:
🔵 Aa –> Il Dio della Luce, che ha spodestato l’ultimo titano per il dominio del cielo di Itreya. È chiamato anche Il Semprevigile.
🔵 Niah –> La Dea della notte, è la sorella e la moglie di Aa. Gli ha dato quattro figlie femmine ed un maschio, contro il volere di Aa, così per questo motivo lui l’ha ripudiata. È conosciuta anche come la Mannaia o la Nostra Signora Dell’Omicidio Benedetto.
🔵 Tsana –> La primogenita, la Signora del Fuoco. La Pura.
🔵 Keph–> La secondogenita, la Signora della Terra. Il Focolare.
🔵 Trelene–> La terzogenita, la Signora degli Oceani. Il Fato.
🔵 Nalipse –> La quartogenita e gemella di Trelene, la Signora delle Tempeste. La Pietosa.
🔵 Anais –> L’ultimogenito, l’unico maschio.

A questo punto quindi, l’obiettivo di Mia è quello di vendicarsi contro la Chiesa Rossa, ed ovviamente uccidere Julius Scaeva. Le parti che nello scorso romanzo ci hanno portato nel mondo dei Gladiatii, questa volta ci faranno scoprire quello dei Pirati, inoltre i popoli sui cui finora si era solo accennato (i Liisiani e gli Ashkahi) verranno finalmente approfonditi.

Come l’autore ci anticipa in prefazione, nessun punto aperto rimarrà alla fine di questo romanzo. Tutto sarà concluso e nonostante io abbia veramente amato questa trilogia, non vorrei mai che diventasse una saga, perché non avrebbe assolutamente senso.

Anche questa edizione rilegata, ha le pagine colorate, ma stavolta di giallo, come il colore del sole Shiih, il medio fra i tre… ma questa volta, nel retro della sovracoperta è stampata una nuova mappa, non presente nei libri precedenti.

Se avete letto questa trilogia, fatemi sapere cosa ne pensate!
Se non l’avete ancora letta… cosa state aspettando? 🤣

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